Parsifal versione rara 1972 con Riccardo Fogli prima dell’uscita del disco
by on maggio 3, 2016 in
Chiaro è il mattino
che nasce dall’Est
questa foresta è tua
Nato selvaggio
puro nell’anima
non sai paura cos’è
Quei cavalieri simili a dei
non li hai mai visti però
non paura nasce dentro
Folle nell’alba
tu vuoi conoscere
ciò che nel bosco non c’è
hai scoperto il tuo destino
Il tuo destino
nel nome che tu avrai
re della luce sarai
corri, corri, corri, corri
Parleranno a te
di Dio
del Re
le fanciulle fiore
nel viaggio
vedrai
in un grande sogno antico
la tua nuova vita solitario ti sospingerà
e un dubbio ti conquisterà
L’incantata età
straniera
di lei
non è gloria o vento
ma dolce
realtà
dentro l’erba alta al fiume
le tue armi al sole e alla rugiada hai regalato ormai
sacro non diventerai
qui si ferma il tuo cammino

Parsifal" è la suite interamente composta da Facchinetti per l’evocativo testo di Negrini: caratterizzata da una parte strumentale di sei minuti, è frutto dell’unione di tre diversi movimenti provenienti da precedenti composizioni di cui la più vecchia è addirittura apparsa in versione demo sull’album “Contrasto" del 1968, come title-track. Nelle parole seguenti di Facchinetti, l’origine delle altre parti confluite nella suite.

“Parsifal" è stato anche il brano che ha acceso l’attenzione sull’allora ancora ventiduenne Dodi Battaglia, che in questo brano rivela più di quanto mai accaduto prima di essere in possesso di una notevole tecnica ma soprattutto di un enorme feeling innato, che lo mette da subito alla pari di suoi colleghi che al tempo andavano per la maggiore, come Alberto Radius, Nico Di Palo, Franco Mussida. Nella suite, nonostante l’impianto classico-sinfonico ed il forte apporto dell’orchestrazione, trovano posto ben tre diversi assoli di chitarra che sono, ancora oggi, croce e delizia di ogni provetto chitarrista italiano.

«Questo pezzo ha segnato una svolta importante nella storia dei Pooh. In quel periodo avevamo una certa voglia di cambiamento, volevamo sviluppare uno stile che, pur senza abbandonare la forma-canzone che ci aveva reso famosi, rappresentasse un passo avanti rispetto alle cose che avevamo fatto fino a quel momento. In quel periodo si respirava aria di cambiamento, di rinnovamento, e in queste fasi è importante sapersi guardare alle spalle, analizzare in modo critico quello che di buono arriva dal passato. Così abbiamo scoperto l’esistenza della musica sinfonica e abbiamo capito che tutti i gruppi che in quel periodo facevano quel genere definito “progressive" in realtà non avevano inventato niente: si trattava solo di arricchire il pop con elementi presi a prestito dalla musica sinfonica. Così abbiamo iniziato a scrivere brani un po’ più complessi, senza porci il limite dei tre, quattro minuti come era successo fino ad allora. Parsifal è un bell’esempio di contaminazione tra i generi, racchiude elementi melodici, popolari e sinfonici. È un pezzo bellissimo sotto il profilo strutturale. Per quanto mi riguarda, ci sono interventi di chitarra che ritengo validissimi ancora oggi. C’è un assolo che rappresenta lo spirito del mio approccio musicale: un mix di tecnica, feeling e cuore. Quell’assolo lo feci con una Junior acquistata in un negozio sulla 48esima Strada a New York». Dodi Battaglia

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Parsifal è il sesto album dei Pooh ed è uno tra i loro più noti long playing, uscito nell’estate del 1973, il primo album senza
Riccardo Fogli, sostituito al basso da un giovane chitarrista trevigiano, Bruno Red Canzian, già leader di una band rock-
progressive, i Capsicum Red.
L’album è preceduto dall’uscita del singolo Io e te per altri giorni, che avrà notevole
successo nei juke box italiani.

L’album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia alla
posizione numero 58.

Originariamente questo pezzo era stato scritto come colonna sonora di un film. Tuttavia non se ne fece nulla.

fonte www.ipooh.it

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